Antonio Sofi ha utilmente riassunto in questa tag cloud la frequenza delle parole chiave nel discorso del Lingotto:
Questo però è solo un rilievo statistico. Io ne voglio dare una lettura radicalmente di sinistra. Che sintetizzi concretamente il significato delle parole di Veltroni.
C’è chi cerca di leggere tra le righe. Io invece leggo tra le colonne. Ecco cosa c’è scritto nella tag cloud del discorso, leggendo solamente le parole allineate a sinistra:
Abbiamo campo.
Decidere!
Democrazia, dovere fiscale.
Giustizia hanno italiani? Mai!
Noi obiettivi, paese partito.
Politica = poter propria, sempre sistema stato valori.
Mi sembra un discorso sensato, quello di Veltroni così riassunto. Perfetta in apertura la metafora giovanile del cellulare. Sono le parole di chi cerca di spiegare con sguardo obiettivo un paese partito per la tangente. E chi dubita che la politica riesca sempre a sistemare lo stato dei valori (tangibili) di chi se ne occupa?
Perdona Antonio, ma non sono riuscito ad esimermi dall’esercizio oulipiano (che ovviamente vale solo per questa immagine della tag cloud). Questo in particolare può essere desunto da un incrocio della pratica dell’acrostico con il Petit abécédaire illustré di Perec, su cui si è cimentato anche Calvino nel suo Piccolo Sillabario illustrato.
1. Antonio Sofi ha detto:
geniale! te lo “rubo” mi sa 🙂
2. Pingback: Il discorso di Walter Veltroni in una tag cloud. Più noi che io, più nord che sud, Berlusconi non pervenuto.
3. antonio ha detto:
Bellissimo.
4. tostoini ha detto:
…bellissimo..Queneau dalla tomba guarda e se la ride…
5. wile ha detto:
Bello… davvero.
6. alberto d'ottavi ha detto:
cioè, ogni volta che fai un’uscita di queste non riesco a crederci. fantastico, semplicemente fantastico
scrivi un po’ più spesso! 🙂
7. Pingback: andreamartines.com » Cerchiobottèmi