Franco Carlini sul Manifesto di oggi, in polemica con Adinolfi:
Forse al severo e preoccupato elenco di Rodotà occorrerebbe aggiungere un ottavo rischio, quello che viene dai troppi che si proclamano unici e autorizzati interpreti della rete e della sfera pubblica.
Appoggio la mozione. E rilancio. Ancora Carlini:
chi frequenti l’insieme dei blog, specialmente quelli italiani, potrà avere conferma di quanto poco discorsiva, colloquiale e spesso vuota sia la suddetta blogosfera.
Non confermo né smentisco, potrei anche essere d’accordo. Ma poiché non tutti i frequentatori della blogosfera sembrano condividere un giudizio così tranchant, che è invece dato per scontato, individuo di conseguenza un nono rischio da aggiungere in calce alla lista: l’avvento di coloro che si “proclamano unici e autorizzati interpreti della rete e della sfera pubblica” per chiara fama nel denunciare “i troppi che si proclamano unici e autorizzati interpreti della rete e della sfera pubblica”.
1. Pingback: Carlini e i toni colloquiali. Ma il giornalismo di qualità è da persona a persona. Webgol, a cura di Antonio Sofi