A Roma il percorso del 777 è singolarmente accidentato da un’ansa laterale, un minicircuito a senso unico che il bus percorre identicamente in entrambi i sensi di avanzata. Di modo che, se si intercetta il veicolo da dentro il circuito, non si ha modo di sapere preventivamente se vada in per di su o in per di giù.
Allo snodo finale del circuito non è quindi dato sapere in anticipo se il veicolo, una volta affrontata la rotatoria, svolterà a destra o a sinistra.
Che uno un po’ addentro alle cose del mondo se lo può anche aspettare da piazza Azolino Hazon di essere risucchiato nella centrifuga del caso (l’Hazard…).
Poi basterebbe sondare gli astanti, se si ha la fortuna di riuscire a salire da lì con un po’ di anticipo. Ma se monti due secondi prima che si chiudano le porte non ti è più concesso il sondaggio. E quand’anche ti decidessi a farlo, too close to call: la rotatoria incombe immediatamente, e la prima fermata disponibile per scendere è già oltre.
Insomma, non è un percorso adatto a quelli che amano salire sul carro in corsa.
Ieri l’ho sentita con le mie orecchie, gente salita al volo che si chiedeva da che parte si sarebbe svoltato, e calcolavano il ritardo che l’eventuale errore avrebbe comportato. Con molta disperata allegria, che tanto il ritardo accumulato era ormai tale…