Questo blog è già al toto-nomine. Scusate il cencellismo preventivo, ma bisognerà pure capire se può funzionare, non appena ai nostri eroi verrà meno l’afflato di responsabilità.
A conti fatti, secondo me l’amalgama ha qualche chance. Questi sono talmente diversi da poter spingere via il paese dal berlusconismo pezzo a pezzo senza ostacolarsi troppo, ognuno nella direzione risultante dal suo peculiare mosaico di interessi particolari e collettivi.
Proviamo a giocare con gli obiettivi di ciascuno:
IDV
Ha le sue fisse, gli basta riformare alcuni ambiti principali, presidiando una svolta etica su giustizia, opere pubbliche e comunicazione (tv, telefonia e web).
Alleanza x l’Italia
Oscillante tra Vaticano e Confindustria (soprattutto se entrerà Montezemolo), vorrà Sviluppo e Università, e provare a ristabilire l’immagine dell’Italia all’estero.
UDC
Il nuovo partito degli affari. Vorrà qualche campo libero che purtroppo bisognerà concedergli, tra speculazione edilizia e politiche per la famiglia. Ambizioni che si possono limitare con qualche dicastero collaterale.
Finiani
Costano cari. Vorranno i gangli istituzionali più cari alla destra (interni e difesa) più il controllo sulle riforme costituzionali e le politiche d’integrazione.
PD
E’ il partito più grande della coalizione, vorrà controllare i cordoni della borsa, lavoro e welfare, pubblica amministrazione e gli altri dicasteri sociali.
Può funzionare? Sulla carta non pare così peregrino. Può durare persino un paio d’anni.